giovedì 24 agosto 2017

Il simbolismo del cavallo



Il cavallo aggiogato al carro da guerra fu lo strumento principale di affermazione delle popolazioni indoarie nel subcontinente, comunque si sia effettuata la progressiva penetrazione nel territorio tra Indo e Gange.

Questa cornice bellica e guerresca deve avere influito sull’immagine stessa dell’animale e sulla sua ricezione in territorio indiano.



Non a caso ancora oggi in Rājasthan c’è un detto che recita “le vacche sono sacre, ma i cavalli sono divini”,[1] quasi a mettere in competizione la vacca sacra di cultura brahmanica con il cavallo, cavalcatura regale e guerriera cara agli kṣatriya. Del resto anche a Roma i cavalli destinati alla cavalleria venivano consacrati a Marte, il dio della guerra, nelle cosiddette Equinie (dal ventisette febbraio al quattordici marzo), segnalando l’inizio delle spedizioni militari.



Secondo il mito il cavallo emerge insieme ad altri preziosi doni dal frullamento dell’Oceano di latte compiuto dai deva e dagli asura per recuperare una serie di oggetti perduti.[2]


Il fantastico ur-cavallo, progenitore di tutte le creature equine, aveva il nome di Uccaiḥśravas, letteralmente “lunghe-orecchie” o “dal sonoro nitrito”. Uccaiḥśravas è il cavallo del dio Indra, il re degli dei noto per le sue qualità guerriere.[3] In origine questo cavallo era dotato di ali, ma fu Indra stesso a reciderle per farne dono agli uomini affinché Uccaiḥśravas non potesse volarsene via.[4]



Dunque anche in India il cavallo è generato dall’acqua e rivela un legame con questo simbolo delle origini primordiali e dell’indistinto, nonché della dimensione ctonia.
Queste connotazioni fanno del cavallo un animale dalla significativa sessualità. L’inno ṚV 1.65 accomuna il cavallo all’impeto attraverso l’immagine dell’acqua corrente e del fuoco.




In India però l’equino è soprattutto animale solare e uranico, caratteristiche, queste, che gli derivano probabilmente proprio dalla cornice simbolica alla quale si faceva riferimento sopra, quella determinata dalla funzione militare dell’animale.
Aiyanar (o Iyenar) è in Tamil Nadu il custode notturno dei villaggi, cavalca un destriero e ha aspetto marziale.[5]







[1] http://www.ilportaledelcavallo.it/via/
[2] Coomaraswamy-Nivedita (2007), pp. 239-240. Vedasi anche Leslie 1992, pp. 120-121 e Gauthier 2001, p. 26.
[3] È, infatti, l’uccisore di Vṛtra (vṛtrahan) il nemico mostruoso, drago primordiale. Su Indra nel Ṛgveda vedansi Perry 1885 e Ramanathan 1986.
[4] Zimmer 1997, p. 100. Vedasi anche Aśva-cikitsā 1.8 (cf. Suri 1887, Appendice).
[5] Dallapiccola (2005), p. 4

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